Cinque secondi possono bastare per salvare polmoni e cuore. È questo uno dei tanti messaggi che arrivano a conclusione della presentazione dei primi dati del programma nazionale di screening per il tumore del polmone con Tac a basse dosi di radiazioni, ad un anno dalla sua partenza. Parliamo di un progetto sperimentale, gratuito, sostenuto dal Ministero della Salute, promosso dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT) con il coinvolgimento di 18 centri in tutta Italia (www.programmarisp.it), che si rivolge a forti fumatori tra i 55 e i 75 anni (attuali o nei passati 15 anni). Obiettivo: poter fare diagnosi precoce di uno dei tumori più frequenti nella popolazione italiana (secondo negli uomini e terzo nelle donne), causato nella maggior parte dei casi dal fumo di sigaretta.
Tumore del polmone, un adolescente su 10 fuma: la prevenzione inizia a scuola
Il progetto RISP
Ad oggi sono 15 mila le persone che si sono iscritte al programma in modo volontario, la metà delle quali (oltre 7.000) è risultata eleggibile al programma: 4.560 hanno già eseguito la Tac e le altre la eseguiranno entro l’estate. Nel complesso, lo studio prevede il reclutamento di 10 mila volontari nell’arco di 18 mesi. “Vogliamo dimostrare che è possibile ridurre la mortalità del tumore al polmone nei forti fumatori ad…
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