Le proposte della premier alle parti sociali: ampliare il primo scaglione Irpef, monitorare salari e potere d’acquisto, investire sull’occupazione femminile, mappare la spesa pensionistica e riformare la sanità. Landini non molla la mobilitazione. Sbarra: “È l’inizio di un nuovo cammino”
Riforme istituzionali, delega fiscale, inflazione, pensioni, sicurezza sul lavoro e produttività: sono questi i dossier che Giorgia Meloni ha messo sul tavolo nel confronto con i sindacati che si è tenuto questo pomeriggio a Palazzo Chigi. Il tavolo ha preceduto quello con le imprese, previsto in serata. Il messaggio che l’esecutivo ha consegnato alle parti sociali è che serve un approccio costruttivo, non ideologico, che le risorse non sono infinite e che per questo serve fare delle scelte, si auspica condivise. “Vogliamo provare a fare insieme queste scelte? Mi piacerebbe avere un coinvolgimento che non fosse di pregiudizio – ha detto la premier – nell’interesse non del singolo ma della nazione. Se c’è una volontà reale di fare qualcosa si possono trovare le soluzioni giuste. Voglio provare a capire se nel merito vogliamo avere un approccio costruttivo pur nel rispetto delle differenze”.La risposta dei sindacati non si è fatta attendere, ma come sempre i distinguo caratterizzano le posizioni delle tre sigle confederali. Per il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, è stato “un incontro importante, che premia gli sforzi di due mesi…
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