Diciassette persone che abitano nello spazio. È successo giusto per qualche ora e vale più per le statistiche, ma è comunque un record, destinato a essere infranto presto. Quando in Italia erano le 8:30 del mattino del 30 maggio, la navetta decollata sei ore prima dalla Mongolia interna è attraccata alla stazione spaziale cinese Tiangong. L’ingresso dei tre taikonauti ha portato a sei il numero di inquilini del “Palazzo celeste”.
Accadeva mentre alla stessa quota, nella Stazione spaziale internazionale (Iss) quattro degli 11 occupanti erano intenti a preparare i bagagli per fare ritorno sulla Terra. Un incrocio rapido però racconta tanto, di due blocchi contrapposti e di equilibri che si vanno definendo 400 chilometri sopra le nostre teste: “Il termine corsa allo spazio è tornata in voga dagli anni ’60, ora il blocco orientale si è spostato ancora di più, perché la Cina ha fatto progressi enormi in pochissimo tempo – spiega F. Giacomo Carrozzo, astronomo dell’Inaf e autore del libro Nuovi mondi. L’Odissea dell’umanità: da Sapiens a uomini delle stelle – mentre il ‘blocco occidentale’ (che però comprende anche il Giappone) sta procedendo spedito grazie anche ai privati”.
Discussion about this post