“La vista a volte mi si appanna, come se vedessi un cielo pieno di nuvole. È stato per me interessante scoprire come il mio sintomo invisibile sia stato reinterpretato dall’AI. Penso che questo progetto renda chiaro a tutti cosa significhi vivere con questa malattia e possa aiutare le persone con SM a lottare ancora di più per i loro diritti”. Sono parole di Antonella Ferrari, madrina di AISM, scrittrice, attrice e autrice dello spettacolo teatrale in cui porta in scena la sua condizione di persona con SM. La sua storia, il suo sintomo invisibile, insieme a quelli di altre 9 persone con SM, sono ritratti nella mostra PortrAIts, voluta da AISM e inaugurata il 30 maggio, Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, a Roma in Piazza San Silvestro e a Milano in Via Dante. Le immagini sono state realizzate con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, che svela al grande pubblico le difficoltà che ognuno di loro affronta nella vita quotidiana: immagini forti, talvolta quasi mostruose, che colpiscono come un pugno nello stomaco, che riescono a comunicare esattamente ciò che le persone con SM vogliono dire: “anche se non sembra, io ogni giorno devo vivere così”.
Ma quali sono i sintomi che le persone con SM vogliono far “vedere”? Il braccio come un pezzo di ghiaccio. La lingua intrecciata. La testa in fiamme. Le gambe pesanti come macigni. La stanchezza che ti costringe a stare a letto. La vista appannata. Aghi che pungono dalla vita in…
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