L’intelligenza artificiale cerca di darsi delle regole. “Le leggi codificano valori e norme per regolare il comportamento. Al di là del quadro giuridico, l’IA, proprio come la società, ha bisogno di linee guida più complesse e adattive per la sua condotta”, si legge in un recente post sul blog di Open AI, l’azienda che sta dietro l’esempio più famoso e discusso di intelligenza artificiale generativa, ossia ChatGPT. Il post è una sorta di manifesto, ma anche una chiamata a collaborare per dare all’intelligenza artificiale in genere, e non solo a quella di OpenAI, una serie di norme e principi che possano guidare la crescita.
Intelligenza artificiale
ChatGPT: un’arma di omologazione di massa?
Molte domande
L’Unione Europea ha proposto una legislazione sull’AI che si concentra principalmente sul rafforzamento delle norme sulla qualità dei dati, la trasparenza, la supervisione umana e la responsabilità. Si propone inoltre di affrontare questioni etiche e sfide di implementazione in vari settori che vanno dalla sanità all’istruzione, alla finanza e all’energia. Ma OpenAI va oltre. Pone, intanto, accanto alle questioni generali, domande molto puntuali:
- L’IA dovrebbe avere opinioni su personaggi pubblici? Ad esempio, l’IA dovrebbe essere in grado di commentare le azioni o…
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