La Cina, così come Turchia e Arabia Saudita, si è rifiutata di partecipare al meeting in corso definendo Srinagar una “regione contesa”. Il valore simbolico della scelta e il contenzioso che da anni va avanti con il Pakistan
Si tratta “soltanto“ di un vertice sul turismo, ma ha un alto valore simbolico il meeting del G20 che si sta tenendo a Srinagar, nella regione indiana del Kashmir: sessanta delegati di paesi membri riuniti in quella che un tempo era definita la Svizzera dell’India e che negli ultimi decenni è diventato un groviglio di gruppi jihadisti infiltrati e/o addestrati dal vicino Pakistan. Il Pakistan, che non è membro del G20, da mesi denuncia “l’irresponsabilità” indiana nell’organizzare un vertice internazionale in quella che, per Islamabad, è ancora una regione contesa. La Cina, che da anni crea scompiglio e scaramucce armate sul confine, che di base non perdona all’India l’opposizione alla Belt and Road Initiative e che in virtù della suddetta iniziativa ha in mano tutto il Pakistan, si è rifiutata di partecipare al vertice, così come Turchia e Arabia Saudita, dichiarando la ferma opposizione “a tenere ogni genere di meeting del G20 in una regione contesa”. Regione che invece, per l’India, è parte del proprio territorio e che Delhi cerca di rilanciare come meta turistica.
…
Discussion about this post