Sedici anni di lavoro, di emozioni, di vita. È ciò che traspare quando Giorgio Viero, operatore del settore lattiero-caseario 35enne, racconta di sé: “Il bello di questo lavoro – dice il casaro -, è che è molto manuale e non ci si ferma mai. Ecco, a me piace a muover le mani”. Senza mai smettere però di innovare, sempre nel rispetto del disciplinare, grazie all’ausilio di tecnologie.
Tramandare le competenze antiche
Giorgio Viero racconta una storia professionale che si basa sui valori. Valori antichi a lui tramandati dalle generazioni precedenti e che lui spera di riuscire a trasmettere ai giovani: “La mia formazione – racconta – è iniziata grazie agli anziani dai quali ho imparato le varie tecniche: lavoravo con un casaro “tosto”, uno che voleva che il lavoro fosse fatto alla perfezione. All’inizio è stata dura, ero molto giovane, però adesso mi rendo conto che come mi ha insegnato lui non avrebbe fatto nessun altro e quasi quasi, alla fine gli voglio bene”.
È questo l’approccio che ha mutuato nell’insegnare ai ragazzi che si approcciano al mestiere di casaro: “Mi sembra di adoperare quasi la stessa maniera per insegnare ai ragazzi: a me piace spiegare la praticità della cosa – racconta soddisfatto – Non sta a fare così, non fare così, che è più facile se fai così, fai meno fatica”. Insegno in un corso che tratta delle piccole produzioni locali e la mia volontà sarebbe quella di continuare a crescere perché mi…
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