Il presidente della Repubblica ha spiegato che la difesa dell’interesse nazionale è incompatibile con il nazionalismo, ricordando quanto sia pericoloso avere “classi dirigenti” più pronte ad “assecondare la propria base elettorale e i suoi mutevoli umori” che a costruire e a “definire il futuro”. Che nel caso dell’Italia passa per il Pnrr
“Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune”. E il presidente della Repubblica ieri ha indicato con chiarezza quanto la fonte della sua preoccupazione possa essere facilmente individuata in un pensiero incompatibile con la difesa dell’interesse nazionale: il nazionalismo. Il capo dello stato, ieri, ha scelto di utilizzare il pretesto della commemorazione dei centocinquanta anni dalla morte di Alessandro Manzoni per mettere un po’ di ordine nel dibattito politico e mostrare le giuste coordinate da utilizzare per non uscire fuori dal perimetro del buon governo. Attraverso Manzoni, Mattarella ha denunciato “i pericoli che corrono oggi le società democratiche di fronte alla diffusione del distorto e aggressivo uso dei social media”.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che…
Discussion about this post