In caso di ritorno anticipato alle urne, il Parlamento non potrebbe eleggere i nuovi membri laici del Consiglio superiore della magistratura, che dunque sarebbe prorogato. Una figuraccia, ma l’attuale Consiglio continuerebbe a funzionare. Parla Vietti
In caso di definitiva crisi di governo e di ritorno anticipato alle urne, l’attuale Consiglio superiore della magistratura, tanto vituperato dopo lo scandalo Palamara, sarebbe prorogato per un tempo indefinito, almeno un mese e mezzo o due. Il 18 e il 19 settembre, infatti, i magistrati italiani eleggeranno i venti componenti togati del nuovo Consiglio (quello attuale scade il 25 settembre), secondo il nuovo…
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