Questo articolo è tratto dallo speciale di Italian Tech in edicola il 4 maggio con Repubblica, dedicato ai centri di ricerca ed eccellenza in Italia
Tutte le immagini sono di Matteo Capone/Contrasto.
“Non siamo un’università e non siamo un centro di ricerca generalista, perché certe cose non le facciamo”: prima di dirci che cos’è l’Istituto italiano di Tecnologia, di cui è direttore scientifico dall’autunno del 2019, Giorgio Metta ci ha detto che cosa non è. Che è ugualmente importante, perché è anche quello che non è a differenziare IIT dagli altri hub tecnologici del Paese.
IIT è stato fondato a fine 2003 su iniziativa degli allora ministri Tremonti e Moratti per “colmare un gap tecnologico italiano e creare una cosa che mancava”, ci ha detto ancora Metta: “L’idea era quella di connettere la ricerca e le aziende, basandosi sul concetto del trasferimento tecnologico verso il mercato”. Far sì che le idee abbiano la possibilità di diventare prodotti, detto in estrema sintesi.
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