Sono sopravvissuti alle stragi delle SS perché coperti dal corpo di una madre o creduti morti. Ora, da anziani, raccontano nel volume di Pier Vittorio Buffa “Io ho visto” cosa accadde realmente settant’anni fa nei casolari d’Italiadi SIMONETTA FIORI
PER ANNI Alessandro non è riuscito a usare le sue mani. Le guardava spesso, ma come se non gli appartenessero. Non riusciva neppure ad accarezzare la moglie. Con quelle mani, una sera di agosto del 1944, Alessandro aveva trasportato i corpi dei suoi amici uccisi dai nazisti. Dodici adolescenti più o meno coetanei, con cui doveva giocare a bocce. Li ritrova riversi a terra, sulla piazza di Borgo Ticino, sotto un lenzuolo. Se li…
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