Camminare. Per rivendicare lentezza, prendersela comoda. Perché fa bene a corpo e anima. E guardare, come fosse la prima volta, bellezze architettoniche o miracoli della natura. Un passo dopo l’altro si marcia per chilometri, riflettendo, meditando e cercando nuove ispirazioni, una maggiore consapevolezza di sé.
Seguire pellegrinaggi che portano a un santuario, percorrere un’antica via del sale, costeggiare linee ferroviarie dismesse o mulattiere dimenticate. Come moderni viandanti, partire per i tanti cammini presenti in Italia è un’occasione per scoprire con calma le bellezze che il paese offre.
Per chi ama i cammini, una bella novità arriva ora dal Piemonte: la riscoperta delle Vie Storiche di Montagna, che un tempo erano le vie di antichi commerci, di scambi transfrontalieri, o strade militari dismesse, con tracce di fortificazioni e opere di difesa, o ancora percorsi battuti dai migranti. Circa 300 chilometri d’itinerari d’alta quota, che sono stati riabilitati e riuniti in un’unica rete d’interesse culturale e paesaggistico, che punta a valorizzare e promuovere il turismo slow di montagna.
Sono cammini per tutti i livelli, da fare a piedi, in bicicletta o con mezzi fuoristrada, in cui vivere la natura nel suo aspetto primordiale, tra pareti rocciose e strapiombi, pascoli e brughiere. E affrontando curve e dislivelli, scenari e paesaggi da cartolina, si scoprono ambienti incontaminati dove risuonano echi lontani di vicende e ricordi del…
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