Il padre: “Aveva avuto un problema al cuore, ma era superato. Forse ha battuto la testa, non do la colpa a nessuno”
Era con gli amici di sempre, quelli conosciuti dai tempi dell’asilo e fino ai banchi del liceo. Sabato sera, in quindici in casa da soli, niente genitori, qualche birra ma senza esagerare. La felicità come può essere a quindici anni. Poi sotto a giocare a fare i boxeur, con tanto di guantoni recuperati in un’altra stanza. Ma intorno alle dieci e mezza Edoardo Addezio è crollato a terra.
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