MILANO – Adesso il confronto col Napoli, tre partite in 16 giorni, fa proprio paura. Così, avendo entrambi assunto dai tempi dello storico 0-5 del dicembre 2019 con l’Atalanta il ruolo di coscienze critiche del gruppo, l’allenatore di nome e di fatto Pioli e il suo consulente virtuale e di diritto Ibrahimovic non hanno girato intorno al problema del Milan edizione 2022-23, che ha lo scudetto sulla maglia ma rischia seriamente di perdere tutto, di non piazzarsi tra le prime quattro del campionato e di non avere alternative alla difficile conquista della Coppa Campioni, se nella prossima stagione vorrà partecipare per la terza volta consecutiva alla Champions League.
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