L’identikit tracciato dal presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, David Lazzari
Proprio ora che i papà arcobaleno sono sotto attacco, proprio ora che un ministro – Matteo Salvini – li chiama “genitore 2” (e chissà perché non “genitore 1”, proprio lui che è padre e lo rivendica con orgoglio), arriva la Festa del papà. Festa di tradizione cattolica che cade in Italia sempre il 19 marzo, oggi, giorno di San Giuseppe.
Padri più attenti e responsabili
Ma, con tutte le distinzioni tra uno e l’altro, come sono i papà? Sono cambiati? È cambiato il loro ruolo, se di ruolo si può parlare? Secondo David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale degli Ordini degli psicologici, la risposta è “sì”: “Più attenti”, “più responsabili”, “con ruoli meno rigidi”. Una nuova figura che si “è evoluta e che è più adeguata alle esigenze della famiglia”, dice Lazzari. I padri “sono più attenti e responsabili nei confronti dei figli e della gestione familiare, seppure ancora il peso maggiore resta sbilanciato sulle madri”. Ieri l’Unicef ha lanciato per questo una petizione per chiedere alla ministra della Famiglia e delle Pari opportunità Eugenia Roccella di intervenire per allungare il congedo di paternità, ora arrivato a 10 giorni.
“C’è un’evoluzione psicologica e culturale positiva, legata anche alla trasformazione socio-economica, con la maggiore presenza delle donne nel modo…
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