Essere disabili e avere un cancro sarebbe già troppo per chiunque ma se poi si aggiunge lo stigma, la disuguaglianza e spesso l’abbandono, allora non c’è partita. Lo sanno bene gli oltre tre milioni di disabili italiani che vengono trattati come pazienti di “serie B” anche in ambito oncologico soprattutto per quello che riguarda la diagnosi precoce e l’accesso alle terapie, due ambiti nei quali si registrano notevoli disagi rispetto al resto della popolazione. Un tema, quello della qualità delle cure rivolte a queste persone, portato di recente all’attenzione da una serie di articoli pubblicati sulla rivista The Lancet Oncology e che la Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO) condivide e rilancia in occasione della Giornata Internazionale dedicata ai diritti delle persone con Disabilità, che si celebra sabato 3 dicembre con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e l’attenzione verso i problemi connessi alla disabilità e l’impegno a garantire con azioni concrete la dignità, i diritti e il benessere delle persone disabili.
I tumori nelle persone con disabilità
Purtroppo, le persone con disabilità possono ammalarsi più facilmente di cancro anche in conseguenza degli stili di vita (maggiore attitudine al fumo di sigaretta e alla sedentarietà), della necessità in alcuni casi di sottoporsi più di frequente a esami radiografici (con un aumento del rischio di sviluppare…
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