Lo scopo principale del viaggio del Papa in Canada è di fare penitenza, ossia di scusarsi – a nome della Chiesa cattolica – per tutto il male fatto nei secoli alle popolazioni indigene. I ripetuti tentativi di colonizzazione, addirittura il genocidio culturale compiuto dai cattolici nei confronti di chi, in quelle terre sterminate c’era già prima. In questi giorni, tra Edmonton e Québec, Francesco di mea culpa ne ha fatti parecchi. Dopotutto il terreno era fertile, fin da quando, un anno fa, un’antropologa teorizzò che accanto all’ex scuola di Kamloops, ovviamente cattolica, si trovasse una fossa comune. Bastò questo (e nessuno scavo) perché i media di…
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