La repressione contro gli uomini e le donne della resistenza alla giunta militare che ha preso il potere in Birmania a febbraio 2021 aumenta sempre più. E si fa ancora più violenta
“Non preoccupatevi per me. Ognuno deve accettare il proprio karma. In questi giorni sto meditando. Vivo seguendo il mio dhamma”. Secondo voci uscite dall’infame prigione di Insein, da decenni l’inferno degli oppositori politici birmani, questo sarebbe stato l’ultimo messaggio rivolto ai suoi familiari di Ko Jimmy prima di essere impiccato, tra venerdì 23 e lunedì 25 luglio. Lo avrebbe detto alla madre e alla sorella cui era stato concesso d’incontrarlo. Non di…
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