Incontri prima tra ambasciatori e poi tra ministri dell’Energia: l’obbligo di tagli al 15% non convince molti Paesi. La Germania prova a tranquillizzare: “Stoccaggi al 65,9%, in ripresa verso gli obiettivi”. Intanto però la fiducia delle imprese precipita
MILANO – Diplomazie al lavoro per cercare di trovare la quadra sul piano europeo d’emergenza per il gas. Il documento messo sul tavolo dalla Commissione prevede di tagliare del 15% i consumi, nell’arco di otto mesi, con un percorso volontario che però può diventare obbligatorio in caso di interruzione traumatica delle forniture da parte della Russia o su richiesta di tre Paesi membri in difficoltà. Una posizione sulla quale…
Continua a leggere su Repubblica.it
Discussion about this post