Quante vite può avere un castello altoatesino? Tante, almeno se seguiamo le vicende di alcuni manieri nati per scopi militari, trasformati in residenze fortificate per principi-vescovi e signorotti vari, utilizzati come caserme o prigioni, poi abbandonati e quindi nuovamente recuperati per essere ospitare musei, giardini botanici ma anche cantine o luoghi dove accogliere, coccolare e rifocillare turisti. Una storia lunga secoli, come ci racconta Castel Juval, arroccato su un’altura nella verde val Venosta. Costruito da Hugo von Montalban nel 1278 su un sito preistorico,…
Continua a leggere su Repubblica.it
Discussion about this post