Due romanzi riuniti, due copertine diverse, due saggi gemelli, due sequestri per ragioni opposte. La storia italiana dei “Tropici” di Henry Miller si dipana all’insegna di un’inevitabile duplicità. Nel 1961 il libraio Franklin B. Pershina viene chiamato a processo versus il popolo della California per commercio di materiale osceno, ossia il Tropico del cancro appena pubblicato dalla Grove Press: sette dollari e mezzo in cartonato, meno di un dollaro in brossura. Pochi spiccioli per un romanzo di cui, dalla pubblicazione in Francia nel 1934, è stata proibita l’importazione. Sul libraio si abbatte il dito accusatore del procuratore distrettuale Roger Garety,…
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