Sul piano politico il caldo africano che da circa un mese si è abbattuto su Milano sarà ricordato per l’ordinanza di Sala che lo scorso 25 giugno vietava di innaffiare piante e giardini e di attivare le fontane: una incredibile gaffe, rimediata in parte dall’ordinanza del 18 luglio, che è costata al sindaco se non una rottura quantomeno una crisi con quel mondo ambientalista di cui si è sempre dichiarato alfiere. Come spiega al Foglio il coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia, Damiano Di Simine, “si è trattato di un provvedimento infondato, poi finalmente corretto, perché non teneva conto che Milano gode di una situazione idrica virtuosa in quanto la…
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