Saltivka nord, all’estrema periferia della città, è un cimitero di cemento. “Siamo senza luce e gas, ma la vera minaccia sono le esplosioni continue”
KHARKIV – La doccia da campo nel cortile, borbottii di zuppa nella cucina collettiva tra gli alberi. Marina suona la campanella a raccolta: dai portoni squassati sbucano anime affamate. Su, al terzo piano, tira vento nell’orbita nuda della finestra. Spruzzi di pioggia bagnano i pavimenti del condominio. Qui sono tutti così, i condomìni: sventrati, anneriti. Abbandonati, morti.
Continua leggere su Repubblica.it
Discussion about this post