Sorridono sprezzanti il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e il collega ungherese, Péter Szijjártó, dopo il loro accordo che garantisce a Budapest forniture addizionali di gas dalla Russia. Szijjártó è di casa a Mosca – non è più così naturale vedere un leader europeo alla corte di Vladimir Putin – perché qualche settimana prima dell’invasione in Ucraina aveva ricevuto la prestigiosa onorificenza dell’Ordine dell’Amicizia, e così ha voluto rinnovare questo legame tenendo sempre aperti i canali di comunicazione con la Russia, ripetendo che l’Ungheria non ha mai avuto intenzione di affrettarsi a interrompere la dipendenza energetica: troppo…
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