La cessione del vettore rischia di finire in un binario morto. L’esecutivo, in carica per il solo “disbrigo degli affari correnti”, non dovrebbe formalizzare l’alienazione delle quote. Ma continua il pressing sul ministero dell’Economia
ROMA – La privatizzazione di Ita, che era ormai in dirittura di arrivo, è oggetto di un ultimo nervoso confronto nei palazzi del potere. La sensazione è che l’operazione sarà una delle vittime della fine del governo Draghi.
Un governo dimissionario – in carica per il solo “disbrigo degli affari correnti” – difficilmente potrà cedere la compagnia aerea di Stato. La privatizzazione di Ita è una decisione che sembra travalicare gli…
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