Il kumis, il latte di giumenta fermentato, specialità alimentare tradizionale ante litteram del Kirghizistan, sembra essere diventato il motore di promozione e di sviluppo del turismo internazionale nel Paese dell’Asia Centrale. Una terra che giace nel cuore montagnoso di quella che un tempo era la Via della Seta: 200 mila chilometri quadrati che definire aspri è un eufemismo, per appena 6,5 milioni di anime.
Utilizzato nell’ex repubblica sovietica sia come alimento che come ingrediente base per balneoterapia, il…
Continua a leggere su Repubblica.it
Discussion about this post