I massimi universalisti letterari di Russia e America nonostante le diversità sono stati entrambi “scrittori di frontiera”. Hanno cercato di capire e rappresentare il presente, cosa che, secondo loro, l’occidente non riusciva più a fare
Sia gli americani che i russi si sono presto messi in testa, entrando da giganti nel mondo moderno, di essere i “salvatori del mondo”, cioè una guida necessaria per ogni altro popolo. Ebbero però subito a che fare, per prima cosa, con l’impero inglese esteso, fuori dall’Europa, in tutte le zone del pianeta, dal Canada all’Australia, dall’India all’Africa. E hanno ereditato la mentalità imperiale dagli inglesi, i…
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