E’ cominciata la stagione del raccolto in Ucraina, c’è chi va di fretta perché a pochi chilometri ci sono i russi e chissà quando arrivano, c’è chi non sa dove mettere il raccolto perché i silos sono stati bombardati, e c’è chi il proprio campo non ce l’ha più: bruciato dai russi, conquistato dai russi, rubato dai russi. E comunque questo raccolto andrebbe venduto, è così che si paga il carburante dei mezzi e i salari di chi lavora nei campi, anche i fertilizzanti a dire il vero, ma le esportazioni sono bloccate. Ci sono incontri internazionali ormai ogni settimana, la priorità occidentale è sempre stata “sbloccare il grano”, ci siamo anche…
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