Bisogna chiamarli food writer. Se no si offendono, e rischiamo l’etichetta di boomer – oggi condanna peggiore non c’è. Food writer, dunque. Girellando su internet si trova anche un apposito corso di scrittura, “con esercizi sodi, strapazzati e à la coque” (stentata battuta sugli “esercizi svolti”, neanche i boomer ridono). Non siamo contro per principio, figuriamoci. C’è da divertirsi, per esempio leggendo su un supplemento che si dà un certo tono una ricetta che alla voce “ingredienti” elenca: 822 grammi di latte, 822 grammi di panna, 592 grammi di tuorli, 526 grammi di zucchero. Pesi da farmacia, precisi al grammo. Il dettaglio dei tuorli che noi…
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