Dalla Romania a Berlino, passando per Napoli: molte storie tetre, con e senza guerraNon fate troppe feste, c’è la guerra. Lo ha detto Cristian Mungiu, regista rumeno che a Cannes deve tutto. E’ arrivato nel 2007 da sconosciuto, è ripartito con una Palma d’oro (per la storia disperata di “4 mesi, 3 settimane e 2 giorni”). Ormai fa parte dei soliti noti che tornano a Cannes ogni anno. Siamo abituati alla tetraggine della Romania di ieri. A giudicare da “R.M.N”– sta per risonanza magnetica – la Transilvania di oggi non è da meno (sulle città, sospendiamo il giudizio).
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