Il funzionario della Commissione europea, ex direttore del gabinetto di Jean-Claude Juncker, parla del denaro insanguinato dell’Austria alla Russia
Martin Selmayr è un funzionario della Commissione europea molto controverso, sconosciuto al grande pubblico, ma che ha vissuto un momento di onnipotenza, dirigendo il gabinetto di Jean-Claude Juncker nel precedente mandato. Era diventato il padrone di fatto dell’esecutivo Ue, al punto di autopromuoversi segretario generale, prima di essere spostato da Ursula von der Leyen a Vienna come rappresentante della Commissione. Ora rischia di essere fatto fuori, ma per la ragione sbagliata: aver difeso la stessa von der Leyen dall’accusa di un “pacifista” pro russo di avere “le mani insanguinate” per il sostegno all’Ucraina, rispondendo che sono gli austriaci a inviare “denaro insanguinato” a Mosca continuando a comprare una quantità enorme di gas russo. Vienna ha protestato con von der Leyen. Il ministero degli Esteri ha convocato Selmayr.
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