Prima la guerra agli extra profitti (e alle multinazionali), poi contro la Bce (e Gentiloni). Quindi la deriva securitaria. Il governo vorrebbe mostrare forza, identità, caparbietà, ma manifesta soltanto debolezza e impotenza
Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova, quattro indizi sono una conferma. Se ci fosse una Agatha Christie in grado di dare un senso ai segnali che nell’ultimo mese il centrodestra ha lasciato per strada, non ci sarebbero dubbi. A Palazzo Chigi qualcosa è cambiato. Non c’è un assassino sull’Orient Express. Ma c’è comunque in giro un’arma affilata, che passa di mano in mano, utilizzata con disinvoltura dai principali protagonisti dell’esecutivo. L’arma è quella della logica dello scalpo. Della sfregiatina. Dell’evocazione dell’alibi. Ed è un’arma che a partire da agosto il centrodestra ha cominciato a utilizzare in modo sistematico, quasi a voler ricordare ai propri follower che la destra, in fondo, è sempre la stessa del passato.
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