Caro diario, ti scrivo i miei dieci anni con una figlia campionessa. Sono un papà che aveva paura a mostrare il cuore, ora invece basta niente per scassinarmelo. Ho imparato a sentire, a piangere, ad ascoltare il mio respiro. È stata mia figlia, Federica, a farmi questo. In dieci anni mi ha cambiato, sono diventato una spugna, assorbo e rilascio.
Mi sono venute le lacrime anche la scorsa settimana, per scherzo è piombata nel mio letto con il fratello, come quando erano piccolini, ma ora sono giganti e l’hanno…
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