Libri come l’autobiografia del fondatore di Repubblica, L’uomo che non credeva in Dio, ci mancheranno. Anche se esprimono un pensiero che non ci convince, anche se non siamo d’accordo
In questi giorni mi sono riletto un libro di Eugenio Scalfari che mi aveva molto colpito: L’uomo che non credeva in Dio. L’ho fatto, lo confesso, infastidito soprattutto dalla retorica suscitata un po’ ovunque dalla sua morte: non per un motivo nobile, dunque, ma addirittura quasi meschino. Eppure, non appena ho iniziato a rileggerlo, mi sono dimenticato completamente del perché avessi deciso di farlo e mi sono ritrovato come ammaliato dal suo modo di affrontare certi temi. Il…
Continua a leggere su Il Foglio
Discussion about this post