Ogni uomo (un po’ come ogni cultura) è unico e irripetibile, ma non si realizza in solitudine. Ma invece che riporre nell’incontro con l’altro l’arricchimento, ci stiamo abituando a un’idioma piatta e superficiale
A partire dai totem, le maschere arcaiche, fino al concetto greco di “theoria”, l’uomo ha imparato a prendere le distanze da se stesso, a guardarsi, a mettersi al posto dell’altro, a decentrarsi da sé e dal mondo; ha scoperto insomma quella che il biologo Helmuth Plessner ha definito la sua “eccentricità”, la sua trascendenza, l’irriducibilità alle condizioni materiali e culturali della sua esistenza. Si tratta di una…
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